











Sono anni che condividiamo una casa, i pensieri, le stanchezze, la vita, la colazione; non ci siamo stancati di prendere il caffè uno davanti all’altra tutte le mattine, tu di uscire presto per comprare le brioches, io di mettere i fiori freschi tra noi; stupirsi perché ultimamente sei più bravo di me in questo.
E non è questo amore?



Si tratta di una scelta: anni fa, ho deciso con quale sapore iniziare le mie mattine, nel vasto campo di scelte indefinite, non pilotate, obbligate, o suggerite.
Ho preso una brioche e ne ho fatto simbolo di felicità, baluardo di nuove albe, portatrice sana di sorrisi tra probabili raggi di sole e possibili nuvole; ho preso un istante sporadico trasformandolo in promessa di stupore, nell’abitudine di non abituarsi mai.
E non è forse questo un primordio di perfezione?
