Naturalità

Come ho già detto, a Porta Palazzo in questi giorni marca male. Ed è una tristezza, perché se da una parte è vero che chi va li per far soltanto la spesa ne rimane contento comunque, lo è altrettanto che chi va col secondo fine di nutrire gli occhi, rimane un po’ deluso e deve un po’ accontentarsi di carote spennacchiate. Meno male che le cipolle sono una garanzia. Eppure voglio così bene a

Porta Palazzo, che io ci vado lo stesso ogni settimana, anche se non è bello come in primavera o ricco come in estate, e ci vado per comprare un manigotto o poco più; lo faccio per non perdere occasione di consolarlo, Porta Palazzo, e dirgli che torneranno i fiorellini sui suoi banchi e che anche quest’anno la borragine tornerà a fiorire.

 

 

Dopo dei giorni di gran caldo, le nuvole han fatto capolino, promettendo pioggia, tuoni, magari qualche fulmine; per ora è scesa
solo qualche gocciolina, ma abbastanza da far ritirare fuori le giacche e qualche bel golf pesante.
Piccola tristezza per chi pensava che l’estate fosse qui, ma grande contentezza per le prime peonie che hanno aperto l’ombrellino e
avide han bevuto, diventando enormi e profumate.

Adele Chiabodo
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